Geopolitica


Enrico Maiorino

Insurrezioni urbane. Modelli e simulazioni di dinamica dei sitemi con Vensim-PLE

 

 

Il fenomeno sociale e politico delle rivolte e delle insurrezioni è un soggetto, privilegiato e costante, di studio nella ricerca storiografica contemporanea.Sono analizzate,infatti,le rivolte urbane e rurali nelle loro rispettive caratterizzazioni e specifici momenti come i tentativi insurrezionali.Nella storiografia si sono privilegiati alcuni avvenimenti sia in maniera qualitativa che in maniera quantitativa.Le rivolte medioevali situate fra il 1200 ed il 1300,al centro dell’attenzione dei ricercatori eventi come i tumulti dei “Ciompi” a Firenze nel 1378 o le proteste in Europa ,in modo particolare,le Fiandre.Nello stesso modo è diventato spazio privilegiato di studio ed analisi il periodo storico che va dal 1620 al 1660,ancora in Europa attenzione focalizzata,in particolare,sulle vicende dell’Inghilterra e dell’Impero Spagnolo.Gli studi,pur nelle logiche differenze di metodi e di oggetti di studio,hanno costituito un humus fertilissimo per la nascita e lo sviluppo di dotti ed ampi dibattiti storiografici.Esemplari sono le tesi di Hugh Trevor-Roper Porsnev e Mousnier.Le rivolte utilizzate come indici della crisi complessiva di un sistema.Il periodo che va dal 1620 al 1660 ,ad esempio,può essere sintetizzato per l’Europa come tempo di crisi e di rivolte.Nel 1640 inizia la rivoluzione inglese,insurrezioni in Catalogna e Portogallo,nel 1647 a Napoli è insurrezione,nel 1648 a Parigi la Fronda rivolte cosacche in Ucraina.La definizione concettuale di questo periodo forniva spunti teorici allo storico russo Porsnev per delineare un primo quadro teorico;la nobiltà feudale represse le rivolte contadine francesi ma si trovò indebolita dall’azione della borghesia degli uffici e della burocrazia statale.

   

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