Attualitą
Lucio Avagliano
Ecco un articolo di Sabino Cassese che vale la pena di richiamare. Secondo Cassese occorre guardarsi dal catastrofismo che non fa che nascondere i reali problemi da risolvere. Tra le catastrofi diffuse tra l’opinione pubblica c’è quella dell’uomo solo al comando, e l’altra dello spostamento dallo Stato alle oligarchie finanziarie e industriali internazionali. In realtà nel nostro Paese la democrazia è sempre viva, come testimoniano le numerose scelte popolari per le chiamate alle urne da parte dello Stato, dell’Unione europea, delle Regioni e dei Comuni, trascurando la nostra deficienza nel capitale sociale, la debolezza dei corpi intermedi, dei sindacati e delle fondazioni, che si riteneva potessero dare un risultato migliore. Sono questi i problemi, secondo Cassese, che occorrerebbe pensare di risolvere, piuttosto che alimentare le catastrofi suddette. Cassese ha indubbiamente ragione nel condannare il catastrofismo diffuso, ma le mancanze che sottolinea non ci paiono meno gravi, perché sembrano delineare una storia del nostro Paese non meno carente nei riguardi dello sviluppo democratico delle varie epoche storiche. Non dobbiamo dimenticare che in Italia si è affermato il Partito Comunista più forte dell’Occidente, così come c’è stata una presenza di governi tecnici responsabili di periodi non meno scuri, come quello dell’austerità neoliberista.