Geopolitica
Enrico Maiorino
Introduzione all'analisi geo-strategica della C.S.I
GEOSTRATEGIA
INTRODUZIONE ALL’ANALISI GEO-STRATEGICA DELLA C.S.I
La caduta dell’Unione Sovietica ha provocato un gigantesco gorgo di certezze nei più diversi aspetti della vita: dal destino individuale di un singolo abitante a quello delle situazioni sociali,economiche e politiche di tutto il Pianeta. Si può,inoltre, aggiungere alla caduta di un sistema politico-economico ed ideocratico denominato :comunismo, la teoria della caduta di uno degli ultimi imperi coloniali della storia. Il sistema comunista e l’impero coloniale russo che crollano insieme.,ulteriore tappa di un lungo processo storico che nell’arco temporale del XX secolo ha decretato la fine dei grandi imperi. Quest’ultima teorizzazione non trova un consenso unanime,in modo particolare in Russia ed in numerose categorie intellettuali nell’ex Unione Sovietica. L’approfondimento di entrambe le posizioni concettuali non è lo scopo di questo lavoro,ma devono essere considerati sicuramente dei dati:
l’ex URSS era uno stato multietnico e con interessi planetari,il ruolo svolto dalle Forze Armate era,necessariamente,importantissimo nella politica interna ed estera. Da queste considerazioni l’analisi del nuovo assetto geo-strategico della realtà post-sovietica può inserirsi a pieno titolo negli schemi concettuali ed interpretativi delle transizioni geopolitiche. Dalla realtà imperiale alle nuove dimensioni geo-strategiche e geografiche. Gli schemi della transizione possono essere facilmente sintetizzati nelle seguenti categorie:
1) LE FORZE ARMATE E LA TRANSIZIONE.
Quale è stato il ruolo effettivo del complesso militare nella transizione? La perdita delle posizioni “imperiali” è dovuta ad una precedente sconfitta militare? La reazione dei combattenti c’è stata?
Questa reazione come può essere indicata? Tentativi di rivolta contro il potere statale, rifiuto della società nel suo complesso, scontri tra unità delle stesse forze armate e/o silenziosa accettazione del processo.
2) BILANCIO DELLE CONDIZIONI DI RUOLO E DI POTENZA DEI MILITARI NEL NUOVO ASSETTO GEO-POLITICO.
Il sistema militare si sente o crede di essere più forte o debole con la perdita delle vecchie posizioni? Esempio classico è l’Armata francese nel 1962. Due correnti di pensiero:A) Con la perdita dell’Algeria la posizione dell’esercito,della marina e dell’aviazione francese è fatalmente in crisi. B) La perdita dell’Algeria rafforza le Forze Armate perché permette di concentrare gli sforzi sulla modernizzazione e sull’armamento atomico. Il rapporto tra popolo e militari esce rafforzato o al contrario indebolito nel nuovo assetto politico?
3) ESAME DEFINITIVO DELLA NUOVA GEO-STRATEGIA SITITUAZIONALE
Esistono nel nuovo assetto definizioni di realtà geografiche relative ad eventuali avversari come ,ad esempio zone strategiche particolari:istmi, centri urbani etc?
LINEE DI TENDENZA PER UN’ANALISI COMPLESSIVA DELLA SITUAZIONE STRATEGI
CA DELLA C.S.I
1) Senza nessun dubbio la caduta dell’URSS ha provocato un’evidente crisi strutturale delle forze armate russe che può essere sintetizzata in questi termini: perdita di basi estere –scio-
glimento del Patto di Varsavia- rottura dell’unità statale,crisi militare con alcuni nuovi stati
Nascita di nuovi stati che manifestano spinte e tendenze di diverse aggregazioni territoriali
Ucraina, Georgia, Yzbekistan. Conflitti interetnici manifesti e latenti con estensione dal Pacifico al Mar Nero.
2) La perdita di materiale tecnico-scientifico ,in modo particolare, per quanto concerne la
dimensione aerospaziale.La obsolescenza di buona parte del materiale da deposito –danni gravi per la marina da guerra. La dispersione tra stati e la messa in congedo di quadri intermedi formatesi negli anni ottanta.
3) L’inizio di una crisi nel rapporto di fiducia tra militari e civili.( Questo argomento è molto più complesso di quanto si pensa in Italia;molte variabili da analizzare)
A) LA SITUAZIONE DOPO GLI ANNI NOVANTA
Contrariamente alla tendenza degli anni novanta del secolo scorso il complesso militare della Russia si è evoluto e, per certi aspetti, trasformato interamente dalla base di partenza sovietica. L’innovazione tecnologica e una maggiore dialettica dal basso verso l’alto della gerarchia piramidale hanno reso più elastiche e veloci numerose unità dell’Esercito.Maggiore capacità nel dispiegamento nell’ “ Eccentric War” e nelle operazioni di controguerriglia.
Alla sempre presente teoria e prassi delle grandi concentrazioni e dei grandi spazi si è affiancata la duttilità e la manovrabilità delle unità singole. La nascita di una nuova generazione di ufficiali non più formatasi su valori e schemi di una sola ideologia e scuola militare, ma,al contrario, su più testi ed esperienze ed esempi di strategie e tattiche.Forzando i termini del problema si può affermare che questa nuova generazione esprime una complessa sintesi di diverse visioni del mondo:patriottismo,senso di difesa di popolazioni russe,concetti di costruzione Eurasiatica ed una sorta di concezione nichilistica contemporanea..Quest’ultima affermazione è oggi,sicuramente,un’ipotesi di ricerca non essendoci una completa ricerca a riguardo.Deve però,essere ricordato che numerosi segni confermanti questa tendenza ci sono.(Perfino nella letteratura,per non parlare di certi studi di sociologia emergono descrizioni di queste tematiche-esempio “Cinkovye mal’ ciki di Svetlan Aleksievic”).
Sul piano geo-strategico gli anni duemila hanno portato altresì un diverso approccio alla prassi della Russia e di altri stati.Gli Stati Maggiori indicano aeree geografiche ove gli interessi strategici sono diventati maggiori-mari del sud della C.S.I ,reti territoriali di rifornimenti ENERGETICI. A questo si aggiunge una concezione geo-politica che vede prioritaria la costruzione di assi privilegiati interetnici esempio Mosca-Erevan, Mosca Dushambee.Si viene ad utilizzare una strategia asimmetrica di ricomposizione di spazi geo-politici nuovi e diversificati.